CREA è il principale Ente di ricerca italiano dedicato all’agroalimentare, con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Mipaaf. Ha competenza scientifica nel settore agricolo, ittico, forestale, nutrizionale e socioeconomico nonché piena autonomia scientifica, statutaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria.
E’ costituito da 2300 dipendenti organizzati in 12 centri di ricerca distribuiti in 40 sedi. Possiede 100 aziende sperimentali per un totale di 5300 ettari. Produce in media 2000 pubblicazioni annue e detiene 700 tra brevetti e privative varietali.
CREA-AA: ha 220 unità di personale di cui 68 ricercatori di ruolo dislocati in 4 sedi. Il dott. Lorenzo D’Avino ricercatore presso la sede di Firenze ha esperienze decennali sulla valutazione di filiere agricole e agroindustriali, occupandosi di life cycle assessment e in particolare di carbon footprint e bilanci energetici.
Afferisce al gruppo di ricerca database e cartografia digitale del suolo che si occupa di ricerca in campo pedologico, produce cartografia tramite l’uso dei Sistemi Informativi Geografici (GIS), gestisce una banca dati dei suoli d’Italia, elabora informazioni ancillari relative a variabili climatiche, geologiche, morfologiche,di uso e gestione del suolo, e satellitari elaborando modelli di valutazione e spazializzazione dei dati. CREAAA Firenze si occupa della valorizzazione e difesa del suolo nelle filiere produttive attraverso lo studio dei processi fisici, chimici, biologici e mineralogici del suolo; della classificazione, genesi, erosione desertificazione e della cartografia del suolo finalizzate alla conoscenza della risorsa suolo, alla qualità delle produzioni agrarie e alla salvaguardia dell’ambiente. Dispone di laboratori e strumentazione adeguate per la realizzazione del progetto.
CREA-CI: Il Dott. Luca Lazzeri e il gruppo delle Bioraffinerie del CREA-CI di Bologna ha da sempre operato sulla tematica delle colture non alimentari risultando coinvolto nello studio di nuove colture ad uso industriale, principalmente per gli aspetti legati alla produzione agricola ed alla valutazione e valorizzazione tecnologica delle produzioni, compresi i coprodotti. Tra le numerose filiere della Chimica Verde ha operato prevalentemente nei settori dei biolubrificanti, e delle molecole biologicamente attive da colture oleaginose. In tutti questi settori ha valutato principalmente, ma non esclusivamente, le potenzialità di numerosi genotipi della famiglia delle Brassicaceae studiate anche per il loro caratteristico sistema secondario di difesa, il sistema MYR-GLs. In qualità di responsabile della scheda Axbb del progetto SUSCACE, ha studiato le prospettive di 4 oleaginose con l’obiettivo di rilanciare queste colture in un sistema innovativo di bioraffinerie. Il CREA-CI dispone di laboratori e strumentazioni appropriate per mettere in atto procedure preparative (estrazione di oli, purificazione di proteine, enzimi e metaboliti secondari, preparazione di estratti con l’ausilio delle microonde e Spray dryer) e per effettuare valutazioni chimiche e biochimiche dei materiali, quali microscopi, cappe chimiche, a flusso laminare, celle termostatate, centrifughe refrigerate, sistemi cromatografici analitici (HPLC-DAD, HPLC-ELSD, GC-FID, GC-MS) e preparativi (FPLC), spettrofotometri UV-VIS e fluorimetro, liofilizzatori, celle per elettroforesi ed altra strumentazione minore necessaria allo svolgimento dell’attività di ricerca su scala di laboratorio. Gli afferenti a questi due gruppi di ricerca hanno partecipato a numerosi progetti nazionali e internazionali: Oltre ai citati AXBB e VALSO che hanno coordinato, a titolo di esempio, si citano il cluster chimica verde BIT3G (2014-2017) e il progetto core-organic Resolve (2015-2018). Sono autori di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali, si citano ad esempio:
D’Avino et al,2015. Journal of cleaner production 94:108-115.
http://dx.doi.org/10.1016/j.jclepro.2015.01.088
D’Avino et al 2017. Proceedings of the Global Symposium on Soil Organic Carbon 2017. FAO. Rome, Italy
L’Abate G. et al 2015. Information Processing in Agriculture. http://dx.doi.org/10.1016/j.inpa.2015.10.002
Fantappiè M. et al 2011. Geomorphology. http://dx.doi.org.10.1016/j.geomorph.2011.02.006
Lazzeri, D’Avino et al 2015. Industrial crops and product Authors and Editors of Special Issue 75
http://dx.doi.org/10.1016/j.indcrop.2014.07.014
Ramirez-Cando et al 2017. Chemical Engineering Transaction 58:787-792.
http://dx.doi.org/10.3303/CET1758132
Priori et al 2016. Soil Science Society of America Journal, 80: 954-964.
http://dx.doi.org/10.2136/sssaj2016.01.0018